Matteo Pozzi ha partecipato al primo Italian Geothermal Forum, un evento realizzato in collaborazione con l’Unione Geotermica Italiana (UGI), l’Associazione Italiana Riscaldamento Urbano (AIRU), il Consiglio Nazionale dei Geologi, la Rete Geotermica e l’Associazione Nazionale Impianti Geotermia Heat Pump (ANIGHP).
L’evento ha approfondito una tecnologia che vanta radici profonde in Italia: la storica centrale di Larderello è stata infatti la prima al mondo a sfruttare l’energia geotermica. Nonostante l’Italia mantenga una posizione di rilievo in Europa, il potenziale della geotermia resta elevato ma ancora ampiamente sottoutilizzato.
Come sottolineato dal Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, in apertura dei lavori, se si valorizzasse anche solo il 2% del potenziale geotermico presente nei primi 5 km di profondità del territorio italiano, si potrebbe coprire il 10% della produzione elettrica prevista al 2050. Inoltre, secondo studi Ambrosetti, per ogni euro investito in geotermia se ne attivano due in indotto e attività correlate.
Nonostante i benefici ambientali ed economici della geotermia – una fonte di energia intrinsecamente green – la percezione pubblica rimane scarsa e, come evidenziato da ReteGeotermica, talvolta persino negativa.
Matteo Pozzi è intervenuto nel panel “La Geotermia come volano di sviluppo in Italia: prospettive e criticità”, sottolineando che, per affrontare la sfida del teleriscaldamento in Italia e in Europa, esistono già tecnologie e applicazioni digitali avanzate idonee a gestire la complessità di una soluzione che, a livello globale, può ricoprire un ruolo importante nel processo di transizione. Per favorire l’adozione su larga scala, tuttavia, è necessario un salto culturale e un’evoluzione nelle competenze e nell’approccio degli operatori della filiera, dalle amministrazioni pubbliche alle utilities, ai professionisti presenti sul territorio (installatori, energy manager,…). A questo proposito, EuroHeat & Power ha recentemente avviato un importante progetto che porterà alla creazione di una DHC Academy dedicata alla costruzione di una nuova generazione di risorse con le competenze e capacità necessarie per assecondare lo sviluppo di questa industria.
Siamo orgogliosi di aver partecipato a questo Forum e auspichiamo che rappresenti solo l’inizio di un rinnovato slancio per la geotermia ed il teleriscaldamento in Italia e in Europa.
In Optit continueremo a impegnarci attivamente affinché questo settore raggiunga i risultati che merita, contribuendo allo sforzo globale per ridurre le cause prime del riscaldamento climatico.
Tutti gli interventi sono visualizzabili nella registrazione della giornata. L’intervento di Matteo Pozzi è a 1:58:30.